da
F. Dostoevskij
Delitto e Castigo
BUR 1995
p. 202 - 203:

[sta parlando Razumichin di una discussione della sera precedente>]
"...Si comincio' dalla concezione dei socialisti. Concezione nota a tutti: il delitto e' una protesta contro l'anormalita' dell'organizzazione sociale nient'altro, e non s'ammettono altre cause, non s'ammette nulla..."
"Cominci a spropositare!", grido' Porfirij Petrovic, che andava visibilmente animandosi e rideva continuamente guardando Razumichin, cosa che l'eccitava ancora di piu'.
"Non s'am-met-te nul-la!" l'interruppe Razumichin, infocato; "non dico spropositi... Ti faro' vedere i loro opuscoli: tutto il male avviene perche' "l'ambiente corrode", nient'altro! E' la loro frase preferita! Da questo consegue immediatamente che, se la societa' fosse organizzata in modo normale, sparirebbero di botto tutti i delitti, poiche' non ci sarebbe piu' ragione di protestare e tutti diverrebbero onesti in un batter d'occhio. Della natura non si tiene conto, la natura vien messa al bando, la natura non e' presa in considerazione! Secondo loro non e' l'umanita' che, raggiunta l'ultima tappa dell'evoluzione attraverso le vie della storia e della VITA, si trasformera' in una societa' normale, no; e' il sistema sociale che, venendo fuori da un cervello matematico, assestera' immediatamente tutto il genere umano e in un batter d'occhio lo rendera' giusto e puro, prima che si sia svolto qualsiasi processo vitale, senza che esso sia passato attraverso le vie della storia e della vita! Ed e' per questa ragione che essi sono istintivamente avversi alla storia: "in essa vi son soltanto brutture e stupidaggini", e tutto si spiega soltanto con la stupidaggine! E per la medesima ragione son tanto avversi al processo VIVENTE della vita: non c'e' bisogno di un'ANIMA VIVENTE! L'anima vivente della vita ha le sue pretese, l'anima vivente non obbedisce alla meccanica, l'anima vivente e' sospetta, e' retrograda! Per poco che puzzi di carogna, la si puo' far di caucciu', ma che non abbia vita, che non abbia volonta', che sia servile, che non le venga l'idea d'insorgere! E s'e' ottenuto come risultato che han ridotto ogni cosa a un cumulo di mattoni, a una disposizione di corridoi e di stanze nell'interno del falansterio! Il falansterio e' pronto, ma in voi la natura non e' ancora disposta a entrare nel falansterio, vuol vivere, non ha ancora compiuto il suo processo vitale, e' troppo presto per il cimitero! Con la sola logica non si puo' saltare al di la' della natura! La logica prevede tre casi, e di casi ce n'e' un milione! Tutto questo milione bisogna lasciarlo fuori e ridurre tutto a una questione di comodo? E' la soluzione piu' facile del problema! Ha il fascino della chiarezza non c'e' bisogno di pensare! Tutto il mistero della vita si fa entrare in due fogli di carta stampata!"
"Guarda un po' come ha preso fuoco, come batte il tamburo! Bisogna tenerlo per le braccia", disse Porfirij ridendo. "Figuratevi", aggiunse, volgendosi verso Raskolnikov, "cosi' si discuteva iersera, a sei voci, e, per giunta, ci aveva fatto bere preventivamente una quantita' enorme di ponce; ve lo immaginate? No, fratello, hai torto: l'"ambiente" ha molta importanza nel delitto, te l'assicuro."
"Lo so anch'io che ha molta importanza, ma dimmi un po': un uomo di quarant'anni disonora una bambina di dieci anni... E' l'ambiente che l'ha spinto a quest'infamia?"
"E come no! Nel senso stretto, su questo fatto ha influito anche l'ambiente", osservo' Porfirij con sorprendente serieta'; "il delitto commesso su una bambina si pur spiegare benissimo con l'AMBIENTE."
Ci manco' poco che Razumichin non andassi in bestia.
"Allora, se vuoi, ti DEDUCO subito", comincio' a urlare, "che tu hai le ciglia bianche unicamente perchi' il campanile d'Ivan il Grande ha trentacinque SAGEN d'altezza, e te lo deduco in modo chiaro, preciso, progressivo, e perfino con una tinta di liberalismo! Ne prendo l'impegno! Ebbene, vuoi scommettere?"

riguadagna la lista